- 1 Il regolabarba è ormai d'obbligo
- 2 Barba corta: perché optare per essa?
- 3 Come scegliere il regolabarba
La barba corta può aiutare ad avere un look pulito e sobrio anche con un viso non perfettamente rasato. Per poter raggiungere questo risultato, però, è necessario che essa sia curata alla perfezione, anche perché ove ciò non si verifichi può presentarsi un problema secondario di non poco conto, ovvero quel prurito che è la diretta conseguenza del proliferare incontrollato del pelo sul viso.
Se una volta la moda prescriveva la barba lunga e corposa, si pensi in tal senso a quelle che caratterizzarono il Flower Power degli anni ’60, oggi è invece di rigore quella appena accennata, perfetta da abbinare ad un look casual chic. Basta al riguardo dare un’occhiata alle trasmissioni televisive oppure ai giornali che si occupano di gossip per notare come l’effetto finto trasandato sia oggi dominante.
Il regolabarba è ormai d’obbligo
Barba poco lunga, quindi. Ma poco lunga quanto? Solitamente si indica in tre giorni il periodo in cui la barba deve essere lasciata libera di crescere per poi metterla sotto rigido controllo. Se invece si passa alla misura vera e propria, essa non può che partire da un centimetro circa, cui però possono essere scalati un paio di millimetri nel caso in cui essa sia folta e scura, o aggiunti nel caso in cui il colore sia chiaro, facendo quindi risaltare meno i peli.
Quando si parla di tre giorni, però, va precisato come si tratti di un termine assolutamente non rigido, tale da variare di persona in persona: in alcuni il pelo tende a crescere maggiormente, in altri stenta maggiormente, per cui il termine va adattato al proprio caso particolare.
Per poter dare vita ad un trattamento di questo genere, occorre però un regolabarba, ovvero quel piccolo elettrodomestico che assomiglia molto ad un rasoio elettrico ma che, a differenza di questo, non taglia del tutto il pelo sul viso, andandolo invece a modellare, regolarlo appunto.
Grazie ad esso si può anche provvedere al collo. In tal senso va ricordato che si presentano due alternative: tagliare del tutto i peli che oltrepassino la linea della mandibola, inficiando in tal modo l’effetto finto trasandato, oppure tagliarla in modo tale che essa vada a sparire gradualmente, accorciandola sotto il mento con la stessa misura utilizzata per radere le guance per poi abbassare il pettine del regolabarba all’altezza del pomo d’Adamo.
Barba corta: perché optare per essa?
Per chi ama la barba, arriva il momento in cui diventa necessario decidere se portarla corta o lunga. Di solito una scelta di questo tipo viene fatta in base alla conformazione del proprio viso, proprio perché per molti essa equivale ad un vero e proprio accessorio di stile. In una visione di questo genere, perciò, il pelo sul viso deve essere una vera e propria scultura, soprattutto per chi voglia farne una testimonianza di eleganza mista a virilità. Proprio per questo motivo, occorre anche prendere in considerazione lo stile che distingue il proprio look. Che nel caso di chi ama la barba corta e il suo caratteristico e suggestivo effetto trasandato è molto spesso il casual chic, in cui la divisa ideale presuppone l’impiego di jeans e maglietta o camicia sportiva. Uno stile sempre più in voga anche in Italia.
Come scegliere il regolabarba
Come abbiamo detto, quindi, il regolabarba è sempre più diffuso anche in Italia, con le case produttrici che fanno a gara nel proporre modelli sempre più evoluti tecnologicamente. Basti pensare in tal senso ai dispositivi provvisti di laser, grazie al quale è possibile dare vita ad un taglio perfetto, rimediando ai possibili errori indotti dall’effetto specchio.
Come si può fare per scegliere il proprio modello? Naturalmente il punto di partenza sono le proprie particolari esigenze. Se ad esempio si viaggia molto per lavoro, può essere molto più performante un regolabarba cordless, in quanto in alcuni momenti potrebbe essere impossibile reperire una presa della corrente elettrica cui attaccare il filo.
Anche l’impermeabilità del rasoio può essere un fattore in grado di assicurare larghi vantaggi, soprattutto per chi magari alla mattina abbia pochi minuti da dedicare alla cura e pulizia del corpo. Per questi utenti può essere ideale fare la doccia e contemporaneamente scorciare la barba secondo il proprio gusto personale, ottimizzando il tempo necessario.
Modelli senza fili e impermeabili, naturalmente presuppongono la presenza di batterie ricaricabili. Attualmente ne sono disponibili due tipologie:
- nichel-odruro di metallo, che costano meno ma hanno due difetti notevoli, la necessità di ricariche molto lunghe, oltre le otto ore, e il progressivo degrado della capacità di ricarica a causa dell’effetto memoria, generato dall’abitudine a dare vita alla procedura quando l’autonomia non sia cessata del tutto;
- agli ioni di litio, che costano di più, ma permettono di superare i problemi delle concorrenti.
Un altro fattore da esaminare con molta attenzione è poi quello relativo al materiale con cui sono costruite le lame. In questo caso occorre scegliere tra acciaio inossidabile e titanio. Il primo garantisce una maggiore precisione di taglio, presupponendo al contempo una lubrificazione costante al fine di poter dare vita a prestazioni ottimali. Il secondo è soggetto all’usura e le lame più recenti sono in grado di assicurare grande qualità di taglio.
Molto importante è anche la presenza del rifinitore di precisione, cui è affidato il compito di cesellare la barba, soprattutto quando essa è corta e può contribuire a migliorarne l’aspetto complessivo.
Infine il numero delle lunghezze di taglio e degli intervalli di precisione disponibili. Per lunghezza di taglio, massima e minima, si intende il valore teso ad indicare la capacità di taglio del regolabarba. Gli intervalli di precisione stanno a loro volta ad indicare il livello di variazione della misura intermedia, ovvero di quanto sia possibile andare a modificare il valore del taglio dalla misura minima a quella massima.